Se fotografo i rapporti che oggi vedo fra lo Stato e l’economia e li confronto con quelli che ho vissuto e che ho contribuito a creare, la differenza che noto è grandissima”. Uno dei protagonisti della storia politica e istituzionale italiana riflette su come oggi – in un mondo indebolito dalle crisi e sollecitato da grandi trasformazioni – sia illusorio pensare che il mercato possa da solo trovare soluzioni. Ma mentre in passato il ritorno allo Stato ha significato debito pubblico, inefficienza e corruzione, oggi lo Stato torna protagonista come investitore nelle imprese della crescita di domani e come Stato “provvidenza”, capace di interventi che mai avevamo visto prima. Che cosa ha provocato un mutamento così profondo? È possibile oggi uno Stato promotore, dove l’utilità dell’intervento pubblico possa resistere alle patologie e alle storture che aprirono la strada al neoliberismo?
€ 12,00
“… immune dai suoi vecchi vizi e lontano,in ogni circostanza , dall’hybris dell’accentramento autoritario”
ISBN: 978-88-15-29580-4 | PAG. 108 | 2022 | EURO 12,00
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