Stoccolma e altri rimedi,titolo evocativo di questa raccolta che richiama a una condizione psicologica alterata,di subita coercizione ,di inconsapevole rinuncia a sè stessi fino al recupero della propria lucidità, del proprio desiderio,della verità esperita.
La parola di Giorgia Ieraci Assumma è la manifestazione poetica di un dolore sofferto nell’intimo del proprio io,ma anche l’affermazione della propria identità di essere vivente ,fatto di carne,ossa,anima.Attraverso quattro passaggi:Ossessione,Risveglio,Frammentazione,Possibilità,si attraversando le stazioni del lutto,della negazione alla rabbia,dal compromesso alla prostrazione fino all’accettazione a cui si aggiunge un fondamentale passaggio
che diventa obbiettivo e traguardo:la rinascita o meglio quella che viene definita un a come metamorfosi rivelatoria : Come un serpente che si spoglia della pelle stretta ,quella nuova si riforma nel tempo.
Non nasci,risorgi. Vivere il proprio dolore in tutta la sua pervasiva ferocia,tanto violenta da essere paralizzante,è profonda tragedia ,ma necessaria crisi per riappropriarsi di sè con maturata consapevolezza,riemergere delle nevi sporche di fango come nuovo e antico fiore,esempio di coraggio per sè stessi come per ogni individuo che sappia ancora amare.
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